Sono state le voci del coro che mi si sono aggrappate dentro muovendomi emozioni importanti

Sono state le voci del coro che mi si sono aggrappate dentro muovendomi emozioni importanti

2 dicembre 2018
Docu-Concerto:

“ZUM ZUM ZUM zumando dal Piccolo Coro ai Vecchioni di Mariele”
di Testimonianze Musicali.com

Museo della Storia di Bologna – Palazzo Pepoli

Bologna

 

Il tempo è volato e quando ZUM ZUM ZUM il docu-concerto è terminato mi è quasi dispiaciuto.

Può essere che il segreto e il mistero della mia profonda emozione fosse soltanto nella pluralità delle voci del coro? Inizialmente sono stata attratta dalla storia del Piccolo Coro dell’Antoniano ricostruita con agibilità e chiarezza, ma sono state le voci del coro che mi si sono aggrappate dentro muovendomi emozioni importanti come quando da bambina  cantavo nel coro della Chiesa di Cahors (Francia) e, quando potevo, mi rifugiavo nella chiesa annessa alla scuola.

Temo sia parziale affermare che la ragione di tanta emozione sia stata soltanto la bravura del coro unita  all’acustica e alla bellezza della Sala e alla mia esperienza personale. Cosa significa “la bravura”? Ogni corista ha cantato con la voce non senza recare con sé il bagaglio del bambino che è stato vivendo  l’intensa attività nel Piccolo Coro in Italia e nel Mondo, attività  che per alcuni è durata quasi un decennio.  C’è chi, come racconta Francesca Bernardi nella sua memoria autobiografica depositata nell’Archivio dei Diari di Pieve Santo Stefano, frequentava il coro diretto da Mariele Ventre quando era ancora nel ventre di sua mamma che accompagnava alle prove del Piccolo Coro la primogenita.
Fra le canzoni di quel 1971 c’era proprio ‘’Canta con noi “un invito Francesca a cantare con loro.

La grande bellezza coinvolgente del canto è data da una molteplicità di fattori straordinari. Il documentario mi ha fatto rivisitare non solo la storia del Coro ma anche quella della musica, del teatro, del cinema e delle arti visive che hanno evocato in me canzoni, film, momenti della mia stessa vita.  Il tempo è volato e quando ZUM ZUM ZUM il docu-concerto è terminato mi è quasi dispiaciuto. Non l’esaltazione dell’individuo, ma la bellezza della coralità delle voci che recano con loro la potenza dell’anima e del vissuto di ciascuno.

Ginetta Maria Fino

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