ESSERE LUCI di Francesca Bernardi
18 agosto 2022
Gironzolando in vacanza, noto il cartellone di un concerto che si terrà proprio nella piazza la sera stessa. “CIAO LUCIO tributo a Dalla” é il titolo del manifesto con la foto di un tipo con la cuffia. Storco il naso perché le cover band, per quanto brave, mi lasciano perplessa e a maggior ragione se si tratta di Lucio Dalla, gigante della musica senza tempo. Spinta dalla curiosità decido di partecipare, male che vada me ne torno a casa o faccio un giro. Raggiunta la piazza, tutte le sedie sono occupate principalmente da persone anziane ma riesco a trovare un posticino speciale in un tavolo del bar dove sorseggio birra fresca sotto a un cielo d’attesa: il mio. Sul palcoscenico un maxi-schermo con la scritta della cover band e tanti strumenti musicali…inizia la musica con un parlato di Lucio e poco dopo dal nulla una voce che canta aprendo il concerto. Una voce, ma é ancora la base! quanto durerà? Appare una figura con il microfono che canta… ma é la stessa della base?…ci metto un po’ a capire che la voce é dal vivo e non me ne capacito. Strabuzzo gli occhi, ascolto meglio e spalanco la bocca come un’allocca. Resto immobile e attenta mentre il cantante sembra un’apparizione in un sogno, da quella distanza mi sembra proprio di vedere Lucio, nei movimenti, nella corporatura e incredibilmente nella voce. Ma come fa? Come riesce a imitarlo così? E anche quando parla gli assomiglia in modo strabiliante. Ma come dev’essere sembrare qualcun altro? Quanto tempo avrà dedicato allo studio dei suoi movimenti, della sua vocalità, dei suoi modi? Ancora non ci credo e mi sento confusa, non mi piacciono le imitazioni ma queste mi stanno facendo vivere delle emozioni forti, molto forti, come se il tempo fosse solo un’invenzione. Lucio é presente in ogni canzone mentre i musicisti suonano alla grande rendendo questo concerto una specie di sfumatura tra il passato e il presente, dove non sai bene dove siano né l’uno né l’altro. Una parte di me fa resistenza ma l’altra si lascia andare alla bellezza di questo strano modo di fare musica perché questa non é una brutta copia ma una copia credibile e di qualità. Il cantante, Valentino Aquilano, s’inerpica in un repertorio molto vasto senza esitazioni nemmeno su Caruso. Scorrono sullo schermo foto di Lucio e canzoni meravigliose che riaccendono ricordi, luci e ombre di decenni di vita e alla fine riesco anche a commuovermi (vabbè non é una gran novità ma nemmeno così scontato). La sensazione più spiacevole mi piomba addosso quando mi accorgo di quanto possa aver perduto negli anni passati in cui Lucio lo ascoltavo solo alla radio o in tv e ho assistito a un solo suo concerto. Ma non si può vivere di rimpianti e anzi proprio grazie a questa consapevolezza ora vivo diversamente e non mi accontento quando qualcosa mi colpisce, cercando approfondimenti che arricchiscano la mia conoscenza. Valentino canta, canta ininterrottamente per quasi due ore coinvolgendo il pubblico e creando un’atmosfera surreale. Le persone intorno sono entusiaste e sul finale si accalcano per i complimenti, si accodano per una foto ricordo. E io non sono da meno ma oltre alla foto riusciamo a scambiare due chiacchiere e la conoscenza non finisce qui. Mi descrive alcune cose, sembra abbia voglia di raccontarsi e così gli propongo un’intervista per il mio sito di Testimonianze Musicali e il giorno seguente, accade.
Accade e accende un altra piccola luce di due anime che in un qualche modo magari potranno accenderne altre.
Ecco, forse é tutto qui, essere luci, come Lucio.
ESTRATTO CONCERTO 17 AGOSTO 2022
CIAO LUCIO TRIBUTO A DALLA
Attualmente la band è composta da:
VALENTINO AQUILANO (voce)
MIRKO MINETTI (batteria)
FRANCESCO D’ALESSANDRO (basso)
MATTEO DI BATTISTA & ROBERTO MASTRO (chitarre)
ELIO DEPASQUALE (tastiere)
ALBERTO GROSSI (sassofono)
http://ciaolucio.it/web/
VALENTINO A NOVE ANNI
Valentino Aquilano che canta all’età di nove anni il brano: “The power of love” ad un concorso musicale.
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