Presentazione libro “In fila per sei col resto di due” Circolo Ufficiali Bologna

Presentazione libro “In fila per sei col resto di due” Circolo Ufficiali Bologna

Scrivere un libro non è solo una questione di tecnica o talento, ma di direzione. Dove portiamo le nostre parole? A chi ci rivolgiamo? Quali sensibilità possiamo toccare e valorizzare? La scrittura non è un monologo, ma un dialogo implicito con il lettore, un ponte che si costruisce tra chi narra e chi ascolta. A volte, il percorso inizia con un aneddoto leggero, un dettaglio curioso che aggancia l’attenzione, per poi condurre il lettore nella sostanza delle pagine. E in questo caso di sostanza ce n’è stata veramente tanta, in occasione della presentazione del libro “In fila per sei col resto di due” dove le parole sono state valorizzate dal luogo e dai partecipanti. La profondità della disamina poetica di Cinzia Demi e l’analisi musicale di Lucio Mazzi hanno offerto nuove chiavi di lettura, arricchendo il significato dell’opera.
A rendere l’evento ancora più significativo è stata la presenza di persone che, ognuna a suo modo, custodisce un pezzo di questa storia. Il Grillo, unico vero legame che mi riporta al nostro 18° Zecchino, è sempre una presenza speciale, capace di riempirmi di gioia. Alberto, ex corista, fa sorridere per il paradosso di non ricordare nulla della sua esperienza, eppure resta profondamente legato a questo mondo, segno di un’appartenenza che va oltre la memoria. Ambrogio, oggi regista, ha scavato nella sua storia fino a farne un film, trasformando il passato in racconto. E poi c’era Maria Antonietta Ventre, che nonostante la lunga assenza, ha voluto essere presente, confermando ancora una volta che certi legami non si sciolgono con il tempo. Per ultimo, ma non certo per importanza, c’era il coro dei Vecchioni di Mariele, che con il loro canto ha saputo arricchire e dare profondità alle parole e all’amicizia.
Un incontro che ha dimostrato come la musica e le parole possano sempre creare conoscenza e legami profondi, ben oltre il tempo e i ricordi.

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